martedì 10 giugno 2014

Le patatine

Sono in cassa al supermercato. C’è un po’ di fila, niente di eccessivo.
Dietro di me c’è una donna senza carrello. Tra le braccia due pacchi di pasta e poco altro.
Sto meditando di farla passare quando un uomo si avvicina. Sembra indiano ma potrebbe essere semplicemente troppo abbronzato. Sembra un Clarke Gable biscottato e senza brillantina.

Il Gable indiano regge due lattine di coca e un sacchetto di patatine formato famiglia. Si ferma lì vicino e per un po’ guarda la donna di sottecchi, poi si fa coraggio:
“Cosa è qui?” dice indicando la confezione di patatine.
La donna colta di sorpresa ha uno scossone e quasi le cadono le mezze penne.
“Cosa? Vuoi sapere cosa c’è scritto?” chiede al Gable indiano ed io mi stupisco della sua prontezza di riflessi.
“Sì” le risponde l'uomo imbarazzato.
“E’ scritto: “Solo patatine italiane fritte in puro olio di girasole...”
“No qui...” l’interrompe il Gable indiano puntando il dito su una scritta rossa.
“Lì c’è scritto “Croccanti”” spiega la donna.
“Eh?”
“Croccanti. Non so come spiegarti cosa vuol dire croccante...”
“Eh?”
“Le patatine sono croccanti!” sentenzia infine la donna.
“Bene per bambini?” le chiede allora il Gable indiano.
“Ah sì... Vanno bene!”

Il Gable indiano sorride.
La donna sorride.
Poi alzano la testa e mi vedono sorridere.

“Prego” dico e faccio passare avanti entrambi.


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