giovedì 18 settembre 2014

Denti gialli

Ho i denti gialli ma questo la piccina ancora non lo sa. I suoi occhietti un po’ pipistrelli svolazzano disorientati qua e là, compiono piroette a mezz’aria, sbattono dritti sugli scaffali del supermercato e alla fine precipitano, esausti, ai piedi della gente che cammina incurante.
“E mammina dov’è?”.
Che carini, ci facciamo la stessa domanda io e lei. Solo che a me fa piacere saperla lontana mentre la piccina la vorrebbe sempre accanto ed è giusto così, si capisce. Le nostre nature sono così diverse: lei è solo una bambina ed io sono già un bastardo.
Adesso guarda in su: “Che brava!”. Ma sopra la testa della piccina non c’è un dio ma una reclam che balla le correnti d’aria. Una donna bionda con un dado vegetale tra le dita e un piatto di minestra di cartone che fuma verso il soffitto. Da dove sono io sembra che gli si rovesci sulla testa a ogni folata di vento. Mi toccherà salvarla.
“E mammina? Dov’è?”.
Lontana, abbastanza lontana, ma non troppo, ‘che certi sguardi sono come dei guinzagli e me lo dice l’esperienza: non c’è da fidarsi. A volte pare proprio che certi piccoli siano abbandonati nei loro troni metallici a rotelle, vegliati soltanto dal caso o da qualche mezzo chilo di spaghetti particolarmente volenteroso e invece... Bisogna fare attenzione.
“E mammina, dov’è?”

‘Che se la piccina d’un tratto sorride il motivo non sono di certo i miei denti gialli.  

giovedì 11 settembre 2014

I Doriano


L’armadietto non lo usi no, l’armadietto è diventato anzitutto un dimenticatoio, una pattumiera dei ricordi che apri si e no una volta al mese. Avresti dovuto tenerci dentro la giacca, i vestiti o almeno le scarpe da lavoro (quelle con la punta rinforzata e la catena antifuga...) e invece ci hai ficcato dentro la sciarpa tarocca della tua squadra di calcio, la collezione di pacchetti vuoti Marlboro, uno spazzolino setole morbide color verde acqua e mezzo tubetto di pasta dentifricia marca Durban’s che a tirarla appresso a qualcuno l’ammazzi di certo.